Storia di D&D – The Adventure’s Clock

  Verso la fine degli anni ’80 (in questo caso stiamo parlando dell’anno 1989), la TSR viveva una fase di rilancio riprendendo con l’edizione dei titoli. Uno dei suoi giochi più amati in quegli anni era il D&D “Boxed Set”, cioè quello che veniva venduto in diverse scatole (rossa, blu, celeste, nera e oro) che nel corso degli anni ebbe numerosi nomi affibbiati dai cultori e dai collezionisti: Classic D&D, Old D&D, ecc., che oggigiorno creano una certa confusione, quindi decido di usare il termine Boxed Set per indicare quella versione “semplificata” di D&D, completamente diversa da AD&D, nata per derivazione dal D&D degli anni ’70 (il vero Old D&D o White Box) di Gary Gygax e che – inoltre – si distingueva perché le cinque scatole totali si ripartivano le regole secondo una crescita a scaglioni dei Livelli dei PG (dal Basic fino al Liv. 3 all’Immortal) e l’ampiezza di respiro di Campagne e avventure si allargava coerentemente; infine il D&D Boxed Set aveva un’unica Ambientazione dedicata, dalla quale era del tutto impossibile “estrapolare” un regolamento puro e neutro utilizzabile per un’altra Ambientazione (l’esatto contrario dell’impostazione di AD&D) e Mystara era l’Ambientazione del D&D “B-S”. Tutto l’intero gioco uscì quando la TSR venne costituita, poco prima dell’Advanced, e una delle sue caratteristiche principali era per l’appunto la semplicità, come fosse un gioco “introduttivo” per un pubblico più giovane rispetto a quello di AD&D. Infatti mentre Gygax tentava lo sviluppo di Greyhawk come primo grande mondo del suo GdR, i prodotti per D&D Boxed Set uscivano tutti come Moduli d’Avventura, molti dei quali divennero storici e mitici nell’immaginario dei giocatori, ma erano tutte avventure “spoglie”, solo una ragionata organizzazione di mappe, mostri e tesori, più qualche suggerimento narrativo per condurre meglio l’avventura. 

  Anni dopo anche per il Boxed Set si registrò un cambio di passo col ritorno alla pubblicazione di nuovo materiale, come per esempio il Modulo B11 The King Festival, dove si inizia a vedere il primo abbozzo di un’Ambientazione ragionata. 

  Inoltre questi Moduli fornirono l’occasione per far crescere e maturare il gioco e i suoi “adepti”. Infatti proprio perché semplice rispetto al fratello maggiore, i manuali del D&D Boxed Set erano scritti in modo sintetico, e mancavano molte cose presenti nei più corposi volumi dell’Advanced. Così le nuove serie dei Moduli d’Avventura rappresentarono l’occasione per inserire tutti quei consigli e i suggerimenti per giocare meglio, delle regole accessorie che ampliavano la portata delle azioni coperte da norme precise o rendevano il gioco più dettagliato e approfondito e infine, ogni tanto anche venivano inseriti nuovi strumenti che in certi casi sono stati delle vere e proprie novità.

  L’orologio, o forse sarebbe meglio dire il Cronometro dell’Avventuriero, pur nella sua semplicità sembra essere qualcosa di assolutamente unico come strumento di gioco. Riporta le due scale temporali di D&D (nel Boxed Set non si calcolavano le frazioni di round quando si lanciavano gli incantesimi), e anche se sembra uno strumento quasi del tutto superfluo, garantisco che provarlo almeno una volta durante una sessione di gioco, anche di un GdR qualsiasi (con le modifiche opportune), cambia in modo sensibile l’esperienza che si ha.