Dragons of Flame: Astinus

  Dopo aver chiarito come il mondo di Dragonlance si evolveva materialmente nelle sue prime pubblicazioni, possiamo andare alla lettura del Modulo DL2 senza fare confusioni. Innanzitutto l’Autore Douglas Niles scrive un Prologo d’introduzione all’avventura dal sapore principalmente narrativo ma molto diverso dal romanzo. La differenza consiste tutta nel fatto che mentre le Cronache fino a questo punto hanno seguito praticamente in tempo reale le avventure degli otto eroi “ignorando” completamente tutto quello che accadeva ma non li riguardava direttamente, sul Modulo si palesa la necessità di fornire più informazioni e un respiro più vasto, sebbene tutto questo si manifesti molto più in un gioco “d’atmosfera” che in cose concretamente dette. Infatti anche dopo il breve Prologo sappiamo ancora ben poco di Krynn nel suo insieme, solo alcune informazioni aggiuntive rispetto a DoD.

  Per prima cosa possiamo intuire che forse gli otto della Compagnia della Lancia non sono del tutto soli nella loro impresa, con il resto della popolazione del pianeta del tutto ignara degli eventi millenaristici in corso o assolutamente indifferente. Torna a essere citato tale Astinus di Palanthus che presentato in qualità di storico di Krynn a osservare i fatti del presente e del passato con una Sfera di Cristallo della Saggezza, rende sufficientemente l’idea di chi possa essere questo signore benché non sia possibile cogliere alcun collegamento diretto con gli eroi. Insomma loro sembrano essere effettivamente «soli», almeno per e fino a ora, almeno all’atto pratico – tanto è vero che non viene ancora scritto o rivelato per quale ragione cinque anni prima presero in carico la missione di andare alla ricerca delle prove del potere divino attraverso dei veri Chierici – un obiettivo che, naturalmente, non pare designato per dei semplici avventurieri, esso trascende la “quotidianeità” e pretende un collegamento a dei poteri o delle organizzazioni che si occupano di questioni di scala assoluta. 

  Ciononostante nel Prologo non c’è la preoccupazione di sciogliere questo “mistero” tutt’altro che secondario per i rolegamer che possono trovare, al tempo stesso o secondo i loro personali gusti, affascinante o irritante non sapere le origini reali delle ragioni che hanno portato fino a questo punto i personaggi da interpretare e le loro reali condizioni: se sono «soli» oppure no. Invece si preferisce precisare altri dettagli, come l’anno esatto in cui ci si trova in base al calcolo del tempo su Krynn: questa è l’Età della Disperazione, causata dal Cataclisma, avvenuto precisamente 315 anni prima. E secondo la parola di Astinus lo storico, il Cataclisma ebbe origine da un atto blasfemo del gran sacerdote di Istar – una divinità il cui nome non suona per nulla nuovo, ma della quale ancora non si è trovato alcun riscontro documentato sulle pagine di Dragonlance attualmente in lettura. Non viene neppure circostanziato molto su questo evento decisivo, si cita solo la gravità dell’atto secondo il quale il sacerdote pretese di dare ordini e comandare gli dèi. Senza dubbio fu qualcosa d’incredibile secondo le più tradizionali “regole” che si immaginano tra mortali e divinità – da questo scaturì l’ira punitiva degli dèi e il loro abbandono di questo mondo. 

  Con questo si ultima lo sguardo a ritroso di Astinus, che va a guardare “avanti” nella sua sfera di cristallo, ma sarebbe meglio dire sull’immediato futuro se non proprio sui fatti in corso al presente. Viene anticipato una sorta di “colpo di scena” al Dungeon Master: in realtà i componenti della spedizione originaria non erano sei (Tanis, Sturm, Caramon, Raistlin, Tassleoff e Flint), ma sette – vi era anche la sorella completamente umana di Tanis di nome Kitiara; la ritroveranno così da far salire il numero della Compagnia della Lancia da otto a nove e ultimare la numerologia con l’evidente somiglianza a quella del Signore degli anelli

  Di seguito il saggio si dedica agli eventi imminenti: la sconfitta del drago nero Onix non è stato che un fatto secondario nella storia di Krynn che sta riprendendo il suo corso, e secondario potrebbe restare anche il ritorno dello sguardo di Mishakal su questo mondo se gli eroi non riuscissero nella loro impresa. Proprio come loro, anche Astinus si accorge della guerra che prende avvio come parte dei piani di Takhisis. Nella regione in cui questa parte di saga è ora ambienta, la Regina delle Tenebre manda i suoi draconici e i signori dei draghi contro gli elfi, e veniamo a conoscenza che su questo mondo una popolazione di elfi è chiamata Qualinesti. Viene anche nominata Pax Tharkas, una fortezza, che appare essere, come Xak Tsaroth fu per il primo modulo, un punto d’arrivo.

Takhisis

  Infine, con una certa differenza rispetto al DL1, nell’ultima parte del Prologo il testo esce dalla sua aria narrativa per scendere a un livello più disquisitivo. Sembra chiaro, e gli autori ne han preso coscienza, che quest’avventura non può essere condotta se vengono esclusi i protagonisti “reali” del romanzo. Ma per non togliere ai giocatori la libertà di poter scegliere di crearsi i propri personaggi, vengono proposte – come una soluzione di compromesso – delle linee guida su come gestire i protagonisti in qualità di PnG mossi dal DM o anche dai giocatori nelle vesti di simil-Seguaci.