Curse of the Azure Bonds: il dungeon di Phlan

  Tre dungeon fatti (spero) su cinque. Essembra, probabilmente a causa di una Tabella degli Incontri tenutasi verso il basso, non ha regalato sufficienti P.X. perché qualcuno dei PG potesse avanzare di Livello. La prossima tappa, scelta tra i due restanti, è il ritorno a Phlan. Per arrivare a questa città – che è in pratica la locazioni più lontana della mappa di gioco – la via più breve è raggiungere Hillsfar e poi imbarcarsi, traversare il Mare della Luna con una rotta verso il largo – anche perché, volendo essere puntigliosi, in realtà la posizione di Phlan è così a oriente da non poter essere segnata correttamente sulla mappa attuale – la quale infatti riporta il Mare della Luna molto più piccolo di quanto dovrebbe essere.

  Durante il tragitto nonostante abbia sempre utilizzato tutte le accortezze per evitare rallentamenti a causa di Incontri che sono sempre di combattimento, questa volta sembra tassativo venire importunato da una dozzina di briganti/bucanieri. Lo scontro avviene in territorio aperto, cioè fuori dai dungeon, a differenza di quasi tutti gli altri che normalmente si sostengono in questo videogioco. Naturalmente le cose cambiano: intanto tutti gli attacchi a distanza, incantesimi compresi, hanno una gittata molto maggiore. Inoltre il terreno di battaglia è un folto boscoso con molti arbusti e altri impedimenti alla visuale e al movimento. Ciò significò che i briganti iniziarono a lanciare dardi abbastanza riparati e distanti da dietro degli alberi senza accennare a muoversi. I danni sono stati molto bassi, credo che se fossi rimasto fermo, i PnG si sarebbero mossi solo dopo aver finito i dardi delle loro balestre, ma avrei dovuto attendere persino mezz’ora prima di vedere se sarebbe stato vero o meno; quindi decisi lo stesso di spostare i miei PG (alcuni sono sovraccarichi e si muovono poco e male), ma quando gli incantatori raggiunsero la distanza ottimale, mi sono goduto le Aree d’Effetto dei incantesimi contro i nemici.

  Arrivati a Phlan si può sbarcare e visitare la città; così se avete dei PG come i miei che hanno fatto tutto Pool of Radiance, si possono riavere tanti ricordi. Se si cerca in zona viene trovata una parte della città ancora da riconquistare. Per chi non è edotto della storia di Phlan, essa è una città perita circa mezzo secolo prima a causa di un Volo dei Draghi; gli abitanti scapparono e venne occupata da tribù di umanoidi. Pool of Radiance si inserisce nella storia della riconquista del vecchio insediamento da parte degli umani, permette la scoperta della Fonte della Radiosità e fa combattere contro Tyranthraxus allorché era divenuto l’incontrastato capo supremo di tutte le bande di goblinoidi della Città Vecchia.  La sezione che è possibile esplorare su Curse of the Azure Bonds è un quartiere della città all’aperto, tra edifici sicuramente in decadenza; ma subito i vecchi ricordi vengono inariditi e spazzati seccamente via: com’è possibile incontrare qui dei vegepigmei? A Phlan abbiamo vissuto tante avventure, combattuto oltre una dozzina di specie mostruose diverse ma mai questi cosi verdi che dovrebbero proliferare solo in certe condizioni. Mi sembra alquanto discutibile come scelta e credo sia “colpa” di un Bestiario impoverito invece che accresciuto. Tuttavia i vegepigmei sono solo una seccatura perché duri e resistenti a molte armi; contro di loro funzionano molto bene le mazze dei Chierici e molto meno le armi da taglio – guardate Flikwas: una volta raggiunto nel corpo a corpo, mette via l’arco per usare l’ascia da battaglia e fa sempre un misero PF di danno; fa eccezione il nano Dumbstalk, ma questi è il mio Guerriero puro, monoclasse, e qualcosa saprà anche fare, no?

  Rispetto alla Phlan che avevo conosciuto la grafica offre una combinazione a contrasto più acceso – ma non è cambiata quasi in nulla – e le vie mi sembrano più larghe e spaziose, ma la Città Vecchia era molto diversa in ogni quartiere. Invece quello che trovo a dir poco ridicolo è che dopo essermi buscato un altro assalto dei cosetti verdi, vedo girare per Phlan gli Zhentilar e i Pennacchi Rossi, i primi a cercare i secondi, i secondi a indagare sui Cultisti di Moander. Tutto questo a Phlan, una città-stato indipendente del Mare della Luna. D’accordo che questo pezzo di città non è ancora rivendicato, ma queste due forze si sono spostate di centinaia di chilometri per una faccenda che effettivamente dovrebbe essere di secondaria importanza per entrambe.

  Il quartiere ha punti di riferimento praticamente nulli e la sua spaziosità è un altro impedimento all’operazione di orientarsi per capirne la planimetria. Nel mentre, dopo un certo periodo di tranquillità, torno a essere interrotto sequenzialmente da personalità sgradite. Prima ancora un nugolo di vegepigmei, poi una simpatica combriccola di gente con delle tonache verdi (ormai ho perso interesse di giustificarli qua). Contro i chierici di Moander, per movimentare un poco la storia, uso l’incantesimo PauraNon fatelo! A meno che i vostri alleati non siano a distanza di sicurezza, non usatelo perché è inaffidabile: colpisce ad area e quando un personaggio fallisce il Tiro Salvezza è costretto a fuggire dalla battaglia. A me è toccato vedere il nano lasciare la prima linea con i chierici a usare i soliti Blocca-Persona riuscendo a buttare a terra due PG. Poi per fortuna riesco a muovere Darletta e a infilzarli, letteralmente, con un Fulmine Magico.

  Uscito dall’Encamp per guarire i feriti, vedo una porta che a causa di questo fermarmi a combattere ogni due passi neanche mi ricordavo fosse lì. Rinunciando a un comportamento più metodico, la attravesro senza pensarci troppo e con appena il tempo di notare un cambio d’ambiente… altri vegepigmei!

  Li faccio accomodare tutti in fila indiana e poi li “toso” a zero con la Verga Desfoliante che pare non si scarichi mai.  In attesa di veder comparire un altro Pezzo di Moander deambulare in giro – potrà mai mancare, vista l’atmosfera? – incontro più avanti una lumaca gigante. Trepido per uno dei suoi micidiali sputi acidi, che per fortuna non arriva, mentre per farla breve svuoto un poco una delle due Bacchette dei Dardi Incantati che ho trovato in giro.

  Ma invece, dopo quell’enorme viscidume nessuna escalation di scontri, e proprio nessuno scontro. Si rinnova quel momento in cui, dopo una certa quantità di Incontri, non accade più nulla come se avessimo svuotato completamente la zona. Anche a Phlan come a Essembra non abbiamo alcuno «scontro finale» che testimonia d’aver realmente concluso qualcosa. Capisco d’essere arrivato a questo punto solo dopo essermi fatto due volte il giro di tutte le stanze, e delineato il quartiere con un solo edificio in rovina, scoperto un tempio anche questo completamente vuoto, e così via.  Uscito dalla zona “ri-conquistata” ora, mi fermo a Nuova Phlan, ma naturalmente è solo una schermata con i menù per i soliti servizi, di cui beneficio ben poco perché neanche questa volta ha raggiunto i P.E. perché qualcuno dei miei personaggi possa migliorare il suo Livello.