Curse of the Azure Bond: Il Bardo Senzanome

  A Myth Drannor il tempo sembra essersi stabilizzato sul bello, nonostante tutto la grafica propone un ambiente piacevole da vedere (ricordo che si tratta di un cimitero “abbandonato” da 1000 anni). Il gruppo ha ricevuto una benedizione da parte di uno spirito e ora, poiché giunto al limite orientale dell’area, torna indietro per indirizzarsi verso nord. Questa porzione del Burial Glen appare caratterizzata da viali lunghi e spaziosi, non per nulla è stato progettato dagli elfi. Adiacente alla tomba dove il rakshasa ci fece un’imboscata, corre una fila di lapidi regolari intervallate da qualche albero. Incontro tre volte i thri-kreen; nelle prime due occasioni tutto procede con la solita domanda e risposta, il terzo incontro invece è di combattimento diretto. In verità, rispetto agli Incontri casuali è poca roba: un solo insetto e qualche ragno, solo un paio di questi sono ragni fase. Ma il senso della storia si comprende in seguito: una volta sconfitti gli avversari, si nota che i thri-kreen a Myth Drannor stanno solamente scavando nelle tombe per rubare. Infatti trovo uno scheletro mezzo dissepolto. Come si sa, il loot è parte integrante dei videogiochi, non si può andare avanti senza raccogliere quello che i nemici lasciano a terra, ma in un GdR questo significa frugare nelle tasche dei morti (quando ci sono dei caduti). Un bravo avventuriero sa che c’è loot loot così come morto e morto. Farsi prendere dall’avidità tipica del gamer che fa l’aspirapolvere raccogliendo indistintamente tutto non è qui consigliabile: siamo stati poco fa benedetti da uno spirito di un elfo morto, e ora di fronte ai resti di quello che poteva essere stato suo cugino, ci mettiamo ad arraffare le sue cose? Meglio non sbilanciare l’equilibrio del Karma – tra l’altro il tesoro neanche mi fa gola: mi trascino chili incalcolabili di gioielleria a causa di un bug e questa non è certo la tomba nella quale troverò una Spada +5 – perciò risotterro il corpo e vado oltre.

  Spaziando con lo sguardo verso nord, si nota a media distanza un’altra costruzione dalla forma apparentemente bizzarra. Infatti è una cappella (in un cimitero cos’altro deve esserci a parte tombe, lapidi, loculi, cappelle, templi…?) con la pianta a croce greca (a forma di + per intenderci). Avvicinandoci a essa sul lato occidentale abbiamo un incontro con un altro dei “buoni” che bazzicano Myth Drannor. Personalmente avrei preferito vederlo in volto nel dettaglio, perché costui è niente di meno che il famoso bardo Senzanome, anche se non ha più un nome da tempo.

  Nameless ci ferma per dirci delle cose: «Non chiedetemi il nome, perché i nomi sono solo delle etichette usate dagli uomini che non capisco. So dei vostri legami, e della vostra lotta per liberarvi, poiché sono stato io ad aiutare nella creazione dei primi legami, un tempo che ora sembra essere molto lontano da oggi. Il vostro ultimo Legame, quello del Fiammeggiante Tyranthraxus, è il più pericoloso. Che voi lo sappiate o no, siete vicini alla schiavitù eterna ora più di prima, perché Tyranthraxus non ha più bisogno di condividere il suo potere con gli altri, ora può usare tutta la sua furia per assicurarsi che non scappiate mai più. La vostra unica speranza è di cogliere di sorpresa il Fiammeggiante e trattare con lui prima che possa evocare il potere dei vostri legami».

  Ora, da giocatore e cultore appassionato dei Forgotten Realms, so che Senzanome sta dicendo l’esatta verità (non tenterà più di far di testa sua per molto a lungo, questo è sicuro). Quindi le sue informazioni sono preziose e molto interessanti. 

Facendo un quadro di sintesi: mesi prima della storia attualmente in corso, Tyranthraxus si associò con alcuni personaggi fondando un’alleanza passata alla storia come la Vecchia Alleanza. Essa aveva lo scopo di studiare e sviluppare il rituale dei Legami Azzurri; i fini di tutto questo mi sembrano ormai chiari, evidenti e già discussi nel dettaglio. I primi soggetti coinvolti nell’esperimento furono Alias e Dragonbait. Questi due eroi riuscirono a sfuggire alla condanna dei Legami, più o meno negli stessi modi in cui i miei PG stanno facendo ora. Ma all’epoca Tyranthraxus sopravvisse e non solo: scoprì che se per creare i Legami serviva la forza congiunta di almeno cinque soggetti, allo stesso tempo, quando qualcuno di questi soggetti veniva eliminato, il potere di compulsione magico si rafforzava sui restanti. Perciò quest’occasione troppo ghiotta lo portò a promuovere la formazione della Nuova Alleanzaprevedendo e pianificando fin dall’inizio l’eliminazione dei suoi soci allo scopo di tenersi i giocattoli tutti per sé.  Tornando nei panni dei miei personaggi, loro del Bardo Senzanome credo non abbiano mai sentito parlare, così le sue parole possono fargli davvero poco effetto se non insospettirli: che cosa significa “contrattare” con Tyranthraxus? Ammesso sia possibile “coglierlo di sorpresa” – altro indizio senz’altro oscuro. Tuttavia si può capire qualcosa sempreché si faccia un salto verso un livello superiore nel ragionamento per una volta ancora. Tyranthraxus è un’entità venuta da un piano d’esistenza differente dal Primo Materiale e infesta i Reami da millenni; questo è sufficiente per capire la difficoltà di sconfiggerlo – e i miei PG lo hanno provato di persona a Phlan – tuttavia, come essere extraplanare può essere soggetto a leggi e regole molto particolari, simili a quelle degli spiriti introdotte nell’articolo precedente.  I miei PG ormai dovrebbero essere ginti a un livello sufficientemente alto per comprendere questo grado di realtà, e seppure sul momento non hanno indizi reali su come agire, possono essere fiduciosi di trovarli presto.