Pool of Radiance: Yarash

Come per gli elfi la politica di far accostare in incognito gli nomi potenzialmente pericolosi per le forze del male da altri gnomi viene utilizzata dai cattivi di Phlan. In questo caso la donna gnomo che ha il compito di mettere fuori uso gli altri suoi simili in grado di creare preoccupazioni si chiama Groundla, e come tutti gli assassini ama le armi avvelenate.


Forte Zannacciaio
L’impenetrabile fortezza di pietra nera è posta sui picchi che sovrastano l’estuario del Fiume Bianco, dove le acque si tuffano nel Mare della Luna creando una fantastica cascata. La fortezza è qualcosa di scuro e imponente, senza una finestra o una feritoia. Nessuno sembra sapere quando fu costruita.
      Zannacciaio è considerata essere la sede di una famiglia, o di una scuola o forse di una comunità di maghi dai grandi e oscuri poteri, tanto potente che neppure i Mantelli o i Maghi Rossi osano disturbarli. Qualche principe o dei baroni di rango inferiore mandano dei gruppi di avventurieri sulla strada del Forte ogni tanto e si dice che questi nobili si ritrovano i resti del gruppo impalati come carne per corvi nelle loro stanze da letto. Anche spedizioni più numerose hanno avuto lo stesso destino, una volta un esercito inviato da Mulmaster riuscì unicamente nel far cessare i raid della popolazione di gnoll che duravano da cinquanta anni.

Per arrivare da Yarash serve un po’ di pazienza e attenzione nel tenere traccia degli spostamenti a balzi del gruppo, nell’evitare i pericoli logoranti (sia per il gruppo che per i nervi di chi lo muove) del labirinto, comprendere bene il funzionamento e la rete dei creata dai teletrasporti, e infine la conoscenza di un pizzico di Dethek, l’alfabeto dei nani.



Una volta tradotta nel linguaggio comune la “difficilissima” parola d’ordine entriamo nel cuore reale della piramide. Il cuore è tecnicamente una pompa, e anche qui troviamo una pompa che spinge all’interno di condotte quel liquido oleoso e nero dalle caratteristiche inquinanti per riversarle nelle acque dello stagno, come abbiamo capito ieri. Il passaggio da compiere qui è semplicissimo, bisogna solo rimboccarsi le maniche e dare fondo a quella specializzazione già altrove ampiamente sperimentata: sfasciare tutto. Infatti, non ci viene chiesto altro e anche prendendo tutto il tempo del mondo per eseguire l’opera di demolizione, possiamo perseguirla completamente indisturbati per tutto il tempo.


      E possiamo anche proseguire a gironzolare senza che nessuno salti fuori da qualche porta o corridoio per domandarci cosa stiamo facendo e che intenzioni abbiamo. Forse Yarash ha ancora molto su cui lavorare per dare reale intelligenza ai suoi nuovi mostri, tuttavia quando entriamo in una stanza adibita a laboratorio, dove gli uomini lucertola sono a faticare ridotti in condizione di schiavitù, possiamo scegliere di graziare anche loro.



parole eccitate ed esitanti:
      “Grazie per averci liberati. Yarash cercò di fare i suoi esperimenti sulla nostra pelle, trasformando alcuni di noi in modi orribli. Ogni sera vediamo nuovo un altro uomo-lucertola con la testa fracassata o mutilato.
     Yarash ci minaccia di fare a noi come a Sa-His-Han. Ci ha detto che saremo diventati sempre più forti, dei cacciatori migliori, ma ha quello che ci ha dato è stata solo morte”
          
Noi che credevamo gli uomini-lucertola incapaci di relazionarsi davvero con le altre razze e di essere riconoscenti. Ci siamo fatti dei nuovi amici e abbamo ottenuto anche una nuova parola segreta da usare in caso di necessità.




Nella stanza accanto troviamo Yarash con cinque o sei rettiloidi da lui mutati, che non ha alcuna intenzione di parlare, fare patti o cercare di cavarsela in un modo differente dallo spezzarci in due con una strizzata d’occhio. Purtroppo per lui, non è neanche quel mago così temibile che ci aspettavamo, viene zittito da un incantesimo di Ozwald e quindi il novanta per cento della sua forza gli viene vanificata al primo round, il resto è massacro.



Tra le tante cose interessanti che si trovano nello studio di Yarash.

“Yarash,
è giunto il tempo che il vostro potere si aggiunga a quello delle mie legioni. Venga a essere messo al mio servizio e verrà ricompensato con una importante posizione nelle mie forze magiche. Presterai servizio come supervisore delle armate dall’Isola degli Streone. Resistimi e verrai spazzato via dalla mia forza. Spero in una risposta positiva entro settimana.
firmato: il Boss

“Destinatario: il Boss
Castello Valjievo, Phlan
Signore,
rifiuto categoricamente la vostra offerta che dispone di farmi vivere nella mia isola sotto il vostro controllo. Sono un uomo libero (non un numero) e ci tengo a restarlo. Non sarà un tiranno come lei che verrà a dare ordini a un vero mago.
Se voi, o le vostre truppe vi muovere verso l’Isola degli Stregoni, mi vedrò obbligato a far uscire un’armata delle mie creature acquatiche che non potranno essere fermate: scenderanno lungo il Barren per attaccare il vostro prezioso palazzo. Spero che non sottovalutiate il mio avviso. Se avete a cuore il vostro impero, lasciateci vivere in pace qui.
Firmato: Yarash, lo Stregone”

Una ricompensa di 10.000 pezzi d’oro!
Io pagherò 10.000 pezzi d’oro per un sahuagin vivo! Pagherò 1.000 pezzi d’oro per un sahuagin ucciso da poco e in buone condizioni. Ho bisono di campioni di queste creature acquatiche simili all’uomo per i miei studi.
Trasportate uno di questi sulle rive del Lago di Kuto e accendete un fuoco come segnalazione. Esaminerò il vostro campione, se sarà davvero un sahagin, potrete ripartire con 10.000 pezzi d’oro“.
Quest’ultima offerta di ricompensa era stata inviata agli stessi bucanieri che si sospettano abbiano presa in ostaggio la nobildonna di Melvaunt (l’avranno mica scambiata per un sahuagin?), così abbiamo l’opportunità di individuare anche loro.
     Ma un attimo, prima di ripartire per le avventure verso est e verso ovest di questa costa settentrionale del Mare della Luna, vale la pena gustarsi il novello panorama che si gode dalla cima con la piramide. Sembra che già la forza della terra liberata dalle schifezze di Yarash torni a dar vita all’intera valle, sembra quasi una nuova alba per Phlan – certo, sempre se ci volete credere.