Pool of Radiance: come ti frego Cadorna

Shanal è un nano assassino al soldo delle forze del male per ricercare altri potenti nani tra i gruppi degli avventurieri. E’ solito sfidarli a duello nei quali impiega due pugnali magici avvelenati…
 
  Il Faerûn è abitato di fin troppe razze intelligenti e senzienti, che si sono divise in tribù clan, nazioni ed etnie in numero imprecisato a chiunque. Molti di loro sono rappresentati da mostri, predatori o esseri dotati di poteri inimmaginabili e rappresentano spesso l’incubo per i cosiddetti popoli civilizzati sebbene la maggioranza dei senzienti riesca a trovare modi di convivere con le altre razze più o meno pacificamente.
 
   Le popolazioni più universalmente conosciute del Faerûn sono circa cinquanta, tra queste vanno inclusi anche draghi e giganti poiché capaci di intessere relazioni e di influenzare in modo considerevole la vita nelle regioni che reclamano come terre loro, pur se è caso davvero eccezionale che esseri come questi si accompagnino con altre specie, così come i membri di altre culture ed etnie estremamente particolari, possono anche entrare a far parte delle comunità più numerose e dinamiche, ma restano ugualmente una rarità a causa del loro numero ristrettissimo e spesso anche della tendenza all’isolamento cui la loro estrema diversità e lontananza dai popoli più vasti e diffusi li porta.
 
   Dopo il giusto riposo dalle fatiche, rientriamo dentro le mura della città di Vecchia Phlan attraverso quello che potrebbe anche essere chiamata la “porta Cadorna” senza alcun problema. Nostro compito e scopo è ultimare la missione riuscendo a ritrovare alcuni dei beni della famiglia Cadorna e riportarli a Porfirio. Dalla nostra abbiamo Skullcrusher, che oltre a combattere abbastanza bene, è in possesso di informazioni più dettagliate sul complesso, sugli hobgoblin e sulla posizione del tesoro – ci indirizzerà, quando sarà il momento, oltre un passaggio segreto che conduce direttamente nel cuore del fortino/magione. Per il resto dobbiamo solo attraversare la zona e avvicinarci al punto. Per fare questo decidiamo di testare se l’idea di passare per le rovine nella zona sud-ovest del complesso è davvero valida. Passiamo proprio di fronte al muro di cinta che divide il cortile infestato dai nonmorti dagli edifici fortificati degli hobgoblin e non facciamo alcun incontro. Successivamente attraversiamo qualche edificio del complesso caduto in macerie, passiamo per qualche porta e riusciamo a scorgere il piazzale con in mezzo il pozzo dal quale siamo usciti l’altra volta grazie alla dritta della gilda dei ladri.
 
 
Potete avere qui la possibilità di visitare liberamente alcuni edifici devastati e lordati dagli hobgoblin nel corso degli anni, apprendere qualche minimo dettaglio sulla loro vita quotidiana, trovare una nidiata dei loro piccoli (che scapperanno terrorizzati lasciando un pavimento insozzato di escrementi e urina) e i segni del passaggio di Skullcrusher da queste parti qualche giorno fa; ma anche evitando il tutto non vi perderete granché salvo i soliti combattimenti, mentre dovreste dedicarvi a quello finale nella stanza del capo.

   Una volta arraffata la cassa del tesoro, abbiamo invece la possibilità di fare una cosa deliziosa, una piccola chicca messa a disposizione dei programmatori a chi conosce abbastanza l’ambientazione dei Reami e ha un po’ di scaltrezza e malizia quando fa gioco di ruolo. Il Faerûn (come un po’ tutti gli altri mondi) è una terra che lascia spazio anche agli astuti, anche nel videogame. Cadorna finora non è apparso questo grand’uomo (ma neanche Braccio di Tyr ci aveva così impressionati per doti carismatiche capaci di suggerire la sua bontà d’animo), e ci ha mandato a compiere una missione che pare servire solo per i suoi scopi personali, ma adesso possiamo provare a dargli una fregatura. La cassa ritrovata, può essere aperta, il problema è che c’è un sigillo in ceralacca sopra che deve essere irrimediabilmente rotto. Farlo sotto gli occhi di Skullcrusher, non è indicato. Siamo quindi costretti a trascinare questa cassa per mezza Phlan e consegnare tutto a Cadorna? 
  Quest’ultima cosa dipende dall’onestà dei personaggi. Altrimenti si può tornare indietro verso il pozzo dove si nascondono i ladri della gilda e fare un accordo con loro: per una parte del bottino contenuto nella cassa, questi abili ladri, truffatori e falsificatori, possono riprodurre il sigillo e sostituirlo senza che nessuno se ne accorga. Questo lo si può fare all’insaputa di Skullcrusher poiché non sarà ammesso nella gilda dei ladri.
  In un certo senso vale la pena tirare questa fregatura a Cadorna, non tanto per gli oggetti e il denaro che possiamo rubargli, ma soprattutto perché, non appena si mette piede nella Phlan Civilizzata, incontriamo un gruppo di guardie appostate proprio in attesa del nostro ritorno. E loro vorranno che immediatamente si depositi il tesoro recuperato con tanta fatica. No, ci spiace dirlo, ma Cadorna non è stato affatto un signore con il gruppo.

PROCLAMA CLIV 
   Si rende noto che il Consiglio ha deciso di dare una ricompensa ogni morto vivente  ucciso. Si rende noto, inoltre, che in aggiunta a queste ricompense, il Consiglio è disposto a dare un oggetto incantato, molto utile nella distruzione dei morti viventi a ogni gruppo che accetta la missione per pulire il Cimitero Valhigen Cimitero. Sentire l’impiegato del Consiglio per le istruzioni.