Curse of the Azure Bonds: Yûlash

Nella parte nordorientale della mappa, tra un centro abitato e l’altro, si incontrano molti più gruppi di “esseri civili” che di mostri. Questo non significa che si evitano gli scontri e i combattimenti, anche perché la zona è frenetica e dinamica e sempre in guerra.    In un certo senso Onda del Tesh e Voonlar segnano un confine tra i territori controllati da Rocca Zhentil e le Valli dove gli Zhentil (o gli Zhent) (che sono una cosa diversa dagli zhentarim) premono contro le Valli nel tentativo di conquistare territorio. Abbiamo già incontrato un contingente che cercava di spingersi verso Valpugnale, se ne può incontrare un altro che avanzava verso Valdombra. Rocca Zhentil è anche in guerra con Colsfar. Quest’ultima città è da poco finita sotto il controllo di un importante personaggio politico, il quale ha “elevato” una compagnia mercenaria chiamata i Pennacchi Rossi a “esercito nazionale” di questa città una volta punto di contatto tra uomini ed elfi.     In particolare la Rocca e Colsfar stanno combattendo per il controllo di Yûlash, una terza città a metà strada tra i territori dei due. Su Yûlash c’è tantissimo da dire e fin troppe cose sono accadute di recente, tra cui anche l’avvistamento di un drago rosso che ha sparso fuoco e terrore sulle teste dei soldati qui accampati. Molti di questi eventi compongo le notizie che circolano per bar e taverne delle Valli. Yûlash è (o era?) una città molto antica ed è stata fondata dagli elfi di Corte Elfica molti secoli fa, quando questo popolo aveva confinato sotto il sito di fondazione di questo centro abitato qualcosa di potente e pericoloso connesso a un’antica divinità morta di nome Moander.    Questa sembra essere una storia ben conosciuta in giro, poiché da un po’ di tempo è abbastanza facile incontrare in giro per le Valli gruppi di persone, molti di loro sembrano chierici, che vestiti di tonache verdi dicono puntare verso Yûlash. Non tutti sanno che, effettivamente, qualche mese fa proprio dalle catacombe di Yûlash è uscito qualcosa di enorme e mostruoso, un’abominazione, che ha letteralmente disegnato una strada ex novo spostandosi verso Myth Drannor, passando per le foreste abbattendo gli alberi; per i più Yûlash è un luogo in qualche modo sacro perché collegato al potere Moander, ma soprattutto è un’antica città in rovina, campo di battaglia “casa per casa” tra i Pennacchi Rossi e gli Zhentil e anche luogo adatto per razziare e sciacallare tra ruderi antichi.   I personaggi del mio gruppo inizialmente volevano andare verso Rocca Zhentil, ma proprio a metà strada, incontrando quella gente vestita di verde che si dirigeva verso Yûlash, e vedendo il colore delle vesti, ha cambiato idea. Nel caso che giocando a Curse of the Azure Bonds si abbia modo anche di fare una visita a Colsfar, si scoprirà che – a causa dei tatuaggi Zhentil – rispetto all’accoglienza freddina ricevuta a Cascate del Pugnale, a Hillsfar le reazioni nei confronti dei personaggi peggiorano drasticamente. Tuttavia c’è da capirli i Pennacchi Rossi: gli Zhent sono i loro attuali e dichiarati nemici e la gente della Rocca è famigerata per avere una rete di spie e di infiltrati ovunque.

Consapevoli di questo fatto, una volta sotto le mura diroccate di Yûlash era lecito presupporre di entrare in una zona di battaglia e di poter scegliere se stare (e anche entrare) da un lato o dall’altro. Purtroppo non è affatto così. Nel videogioco il gruppo può entrare nella città solo dalla parte presidiata e sotto il controllo dei Pennacchi Rossi. Poco prima di entrare il personaggio in testa al gruppo viene anche investito da una donna a cavallo che scappa al galoppo dalla città e ci chiede persino scusa; ma tolto questo passaggio veloce, successivamente dovremo confrontarci con le guardie dei Pennacchi Rossi.

L’alternativa che viene proposta è tra il combattere e il parlamentare. Dato che parlare risulta essere comunque l’opzione più sensata, presupponendo che il gruppo racconti alle guardie tutta un po’ la sua storia e la ragione del loro girovagare, compresa anche la volontà di liberarsi dei tatuaggi, le guardie scorteranno i personaggi nei quartieri dell’accampamento dei Pennacchi Rossi, in attesa di poter incontrare il comandante.In questo passaggio della Campagna ci viene offerta la possibilità di “entrare nelle grazie” dei Pennacchi Rossi, compiendo alcune scelte strategiche e non so come si possono evolvere le vicende compiendo scelte diverse perché non ho provato ancora. 

Una volta lasciati liberi di agire all’interno dei quartieri dei Pennacchi Rossi, appena si fa muovere il gruppo, scatta un allarme: un gruppo di Zhent si è infiltrato nell’accampamento con l’intento di compiere operazioni di spionaggio e similari, ma sono stati scoperti e l’allerta generale chiede che vengano abbattuti e catturati. Il gruppo dei personaggi viene chiamato in causa in questo frangente, o meglio, viene anche messo alla prova perché dimostri effettivamente da che parte sta in questa guerra (di cui francamente, non interessa a nessuno dei miei in fondo).

Il gruppo di Zhent (che insisto a dire sono una cosa diversa dagli zhentarim) consiste in una decina di PnG umani, solitamente composto da cinque o sei Guerrieri di V-VI Livello, un Chierico e due o tre Maghi, sempre tra il V e il VII Livello anche loro. Sotto il profilo militare sono più abbordabili dei drow che hanno occupato il Villaggio di Hap, ma probabilmente solo perché hanno meno poteri soprannaturali innati degli elfi scuri. Questo non significa che il combattimento sia facilissimo da portare a termine senza faticare. In sostanza, il combattimento è qui calibrato perché il gruppo dei personaggi riesca a sconfiggere gli avversari almeno due volte su tre, però se soprattutto i Maghi avversari riescono a lanciare incantesimi molto distruttivi – noto che su Curse of the Azure Bonds tutti i Maghi usano ampiamente il Fulmine Magico – ci ritroviamo con il personaggio “Killed”, il che comporta un giro obbligatorio verso qualche tempio per riportarlo indietro dai reami dei morti. 

In questo caso particolare, tuttavia, la ricompensa non è stata malvagia. Gli Zhent sono ben equipaggiati di armi e armature magiche che, nonostante siano solo +1, sono utili per ultimare l’equipaggiamento dei personaggi (gli oggetti magici sono un po’ scarsi nel numero complessivo) o possono essere rivenduti a buon prezzo (e i tesori in fatto di contante sono quasi inesistenti qui). Tuttavia la ricompensa maggiore è la benevolenza del comandante dei Pennacchi Rossi che forse varrà anche un’accoglienza migliore a Colsfar, anche se immagino che prima di ottenere un cambio di atteggiamento in quella città, il gruppo dovrà uscire dall’accampamento dei Pennacchi Rossi e dare un aiuto consistente per ripulire le rovine di Yûlash da quelli di Rocca Zhentil.

«Non capisco perché siete così pazzi da voler scendere giù nella Fossa di Moander, ma possono darvi libertà d’azione in città. Posso garantire che i Pennacchi Rossi non vi diano fastidio, ma questa è una città sotto assedio e non posso farvi da balia in giro. Ho saputo che Rocca Zhentil ha inviato qui qualche Squadrone del Terrore per annoiarci e qualche Shambling Mound è stato avvistato a est.   Ecco per voi una mappa della Fossa. Potete riposare nelle baracche e mangiare nella sala delle truppe. Ah! E fate attenzione in giro! Molti edifici e pavimenti di Yûlash sono pericolanti e possono crollarvi addosso da un momento all’altro».