Curse of the Azure Bonds: le Fogne di Tilverton

Le aree sotterranee sono una parte strategica essenziale di qualunque attività criminale e clandestina, sia essa portata avanti in aree urbane che al di fuori. Quindi le fogne cittadine di Tilverton non possono essere evitate dal gruppo poiché, se non siamo riusciti a trovare una vita d’uscita dalla gilda dei Criminali di Tilverton diversa da quella delle fogne, è molto probabile che ciò sia stata causa del semplice fatto che non esisteva via d’accesso e d’uscita da quel luogo, diversa dalle fogne.
   Gli ambienti sotterranei dei Reami sono sempre particolari per le numerose specie di esseri intelligenti che abitano naturalmente luoghi come questi, e tutte le altre che per loro scopi particolari vi si adattano. La creazione di “sottomondi” sotterranei contigui e in un certo senso speculari a quelli di superficie, molto spesso è resa possibile dall’incapacità di vigilare efficacemente sugli ambienti che esistono sotto i propri piedi da parte degli esseri che vivono in superficie. A volte i reticoli fognari vengono scavati per le esigenze della vita comune, solitamente vengono manutenuti periodicamente ma questo non avviene costantemente, quindi è facile che vengano occupati abusivamente da colonie di esseri delle più diverse specie. Altre volte, un nuovo insediamento viene eretto su luoghi precedentemente abitati, con i nuovi abitanti del tutto ignari dell’esistenza di interi complessi e necropoli sotterranee.
   Il mio gruppo prima di entrare nelle fogne, è venuto in possesso di una mappa che traccia la descrizione del reticolo, e conviene proprio che i giocatori di Curse of the Azure Bonds recuperino il Diario dell’Avventura per avere questa mappa. La ragione di tale necessità è data dal fatto che la grafica delle fogne è monotonamente sempre uguale a se stessa e sebbene le fogne abbiano un’estensione che si allunga da nord verso sud, le numerose porte e stanze attigue che frastagliano il condotto, rischiano di far perdere l’orientamento a chiunque e a far girare in tondo, triplicando il tempo necessario al passaggio.

Le fogne sono abbastanza vuote e scarne, finora non abbiamo ancora incontrato sezioni di questa avventura “pressanti”, nelle quali – insomma – non è possibile recuperare e riposare e si è sempre costretti a fronteggiare pericoli. Tuttavia quest’area è caduta sotto il controllo dei Pugnali di Fuoco, e l’hanno sfruttata per assaltare la gilda dei Criminali di Tilverton.

Abbiamo incontrato un primo posto di blocco costituto da alcuni adepti dei Pugnali di Fuoco presto messi K.O. e saggiamente nascosti in qualche canale di scolo per non farci scoprire.

Più oltre abbiamo trovato, nascosti in una botola, dei vestiti da donna che «sanno di taverna», qualunque cosa mai possa significare ciò, e un pezzo di pergamena poco intelligibile che riportanti qualche brano.

«… Pugnali cultisti inaffidabili, mago pazzo e T pare molto pericoloso. Mi aspetto poca fedeltà dalla Nuova Alleanza, specialmente dai soggetti legati. Ci sarà bisogno di creare una squadra di osservazione…»Forse i soggetti “legati” (bounded) sono i miei personaggi?

Oltre questo posso far notare che le fogne di Tilverton sono un dungeon di tipo “misto”. L’architettura è da accreditare alle costruzioni degli uomini, ma le loro svolte e cunicoli offrono spazio per ospitare creature sotterranee ostili. Questo è, inoltre, uno spazio sfruttato da organizzazioni segrete come le gilde dei ladri, per nascondersi e per utilizzare il posto come passaggio segreto che li conducono ad altre zone della città, e dentro e fuori di questa. In casi come questi, a meno che non siano dei pericoli mortali, le presenze non-umane all’interno delle fogne vengono tollerate e al limite vigilate, perché non è di nessuna convenienza ripulire l’ambiente ed è anche un’impresa decisamente impossibile.

Tra gli abitanti non umani, in queste fogne ho fatto alcuni incontri con delle colonie di esseri strani, amebici e tentacolari chiamati otyugh, che vivono di rifiuti, escrementi e ne producono davvero tanti. Sono grossi, pure abbastanza duri da combattere e focolai di infezioni e malattie gravi – alle quali fortunatamente sono scampato. Tuttavia sono anche rozzamente intelligenti e con alcuni di questi sono riuscito a intavolare persino una discussione riuscendo a ottenere un po’ di gioielli e monete in cambio di qualche “leccornia” che un gruppo di altri otyugh poco distante da loro conservava gelosamente e non era intenzionato condividere. Sicuramente i secondi non avevano tale intenzione poiché comandati da un altro essere – ancora più grosso e schifoso – chiamato neo-otyugh.

Più oltre abbiamo incontrato – ti pareva se potevano mancare – anche dei troll: i soliti bestioni verdi da tirare giù il prima possibile altrimenti si rigenerano, e anche se li fai a pezzi, poi i loro pezzi tornano a unirsi tra loro e il troll torna in piedi più in salute di prima. Rispetto a Pool of Radiance la loro grafica è molto più curata e rispetto a quando li combattevamo a Phlan, riusciamo a metterli in fuga con più facilità dopo averli decimati.